Il Castello del Catajo è un monumentale edificio che con le sue 350 stanze, il suo “Giardino delle Delizie”, le sue pertinenze di 40 ettari si può annoverare tra le dimore storiche europee più imponenti e da non perdere. Fu costruito a partire dal XVI secolo, ai piedi del Montenuovo presso Battaglia Terme, in provincia di Padova, per volere del condottiero della Repubblica di Venezia Pio Enea I degli Obizzi. Ampliato dalla stessa famiglia nel ‘600 e ‘700, venne in seguito trasformato in reggia ducale dalla famiglia Asburgo-Este, duchi di Modena e Reggio, e infine eletto residenza di villeggiatura degli Asburgo, imperatori d’Austria. Il Castello è ancora oggi di proprietà privata e aperto al pubblico con funzione museale. La famiglia Obizzi si estinse nel 1803 e il castello passò prima ai duchi di Modena e Reggio, successivamente alla famiglia D’Este; ultimi proprietari furono gli imperatori d’Austria fino al 1918, data in cui è stato requisito dallo Stato. Conserva al suo interno uno dei più sorprendenti cicli di affreschi del rinascimento veneto. Per un totale di 26 ettari, il parco del castello non è tutto aperto al pubblico ma il “Giardino delle Delizie”, per una superficie di 3 ettari conserva due fra le più antiche magnolie importate in Europa. Non mancano fontane come pure una peschiera del 1500 piena di ninfee. Il parco, come il resto del castello che era all’abbandono, è stato completamente restaurato dal 2016 con il recupero dei sentieri perduti, dell’antico roseto e di tutte le piante da fiori.

La Cappella degli Scrovegni, conosciuta da tutti con il cognome del suo committente Enrico, è intitolata a Santa Maria della Carità e nota in tutto il mondo per lo straordinario ciclo pittorico realizzato da Giotto. L’opera costituisce il massimo capolavoro ad affresco dell’artista e testimonia la profonda rivoluzione che il pittore toscano portò nell’arte occidentale. Il ciclo affrescato è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO nel 2021. Giotto in soli due anni, tra il 1303 e il 1305, si dispiega sull’intera superficie interna della Cappella su 700 mq compresi i circa 180 mq della volta dipinta di blu, un cielo trapunto da 800 stelle dorate a otto punte. I temi sacri illustrano la Storia della Salvezza con le Storie della Vita della Vergine e di Cristo, i Vizi e le Virtù, e si conclude con il maestoso Giudizio Universale. La prima grande rivoluzione compiuta da Giotto a Padova è nella rappresentazione dello spazio e di resa della terza dimensione che anticipano di cent’anni le teorie rinascimentali. La seconda è l’attenzione rivolta alla rappresentazione dell’uomo, nella sua fisicità ed emotività in cui emergono con intensità le gioie e i dolori umani. Nel presbiterio si conserva il gruppo scultoreo Madonna con il Bambino tra due angeli realizzato dal grande scultore e amico di Giotto, Giovanni Pisano all’inizio del Trecento, padre della scultura gotica.